20 settembre 2011

"Ciao, piccolo": sono tuo padre

Le carezze del papà fanno il bimbo più forte e sicuro. E' la teoria di Gino Soldera che da anni si occupa del vincolo di amore tra genitori e figli quando ancora stanno nella pancia. "Uno dei meriti della psicologia prenatale è quello di aver messo in evidenza che in ogni individuo esiste un progetto di vita e che questo può essere rintracciato a partire dal concepimento" dice Soldera. In accordo con le ultime osservazioni sperimentali, basate, soprattutto, sull'ecografia, si è potuto provare che il feto avverte la presenza del papà. Per esempio, quando poggia la mano sulla pancia, il piccolo rallenta il suo battito cardiaco (che si fa più regolare), perché è capace di distinguere il tocco paterno.
Si è anche dimostrato mediante l'ecografia che quando il papà torna a casa il bimbo si muove di più, come se si rallegrasse. Percepisce il suo arrivo tramite il timbro della voce che, molto presto, all'incirca verso il sesto-settimo mese di gravidanza, impara a differenziare da quello della madre.


>> COME SI FA


Serenità totale. Occorre che tu ti sieda per terra, con le spalle appoggiate alla parete e le gambe divaricate. La tua compagna si siederà tra le tue gambe, rilassando la schiena sul tuo petto e poggiando la testa sulla tua spalla.
Potete anche poggiarvi sul materasso, su dei cuscini. Abbracciale la pancia. Respirate insieme, rilassandovi e concentrandovi sull'immagine mentale di vostro figlio. Domantategli se sente piacere in questo momento, nell'essere cullato. Con dolci movimenti ondulatori, molto lenti, cullate il vostro piccolo. Se volete potete cantare una melodia o mettere una musica rilassante di fondo, che potete anche mettere quando il piccolo sta nascendo. Continuate per circa dieci minuti. Dopodiché ringraziate vostro figlio per avervi regalato questo momento di serenità.


Massaggio dolce. Sedetevi in un luogo tranquillo e silnzioso, respirate profondamente e rilassatevi. Quando vi sentite pronti, appoggiate la mano sulla pancia, salutate il vostro piccolo e provate a parlare con lui interiormente, comunicandogli tutto il vostro amore. Dopodiché iniziate ad accarezzarlo. Potete iniziare esercitando una leggera pressione con il dito, che richiamerà la sua attenzione. Proseguite, continuando a toccare la pancia in diversi modi, con il dorso e con il palmo della mano, utilizzando la punta delle dita e con i pollici.
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Gino Soldera, psicologo psicoterapeuta e presidente dell’ANPEP (Associazione Nazionale di Psicologia e di Educazione Prenatale) è autore di testi sulla vita prenatale: "Conoscere il carattere del bambino prima che nasca", "Le emozioni della vita prenatale", "Premassaggio d'Amore in Gravidanza".
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Fonte: rivista My bebé y yo, traduzione e adattamento di paternamente.it

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