24 dicembre 2011

Papà Giuseppe


Un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe e gli disse: «Àlzati, prendi con te il bambino e sua madre e fuggi in Egitto, e resta là finché non ti avvertirò, perché Erode sta cercando il bambino per ucciderlo». Giuseppe, destatosi, prese con sé il bambino e sua madre nella notte e fuggì in Egitto. [...]Morto Erode, un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe in Egitto e gli disse: «Àlzati, prendi con te il bambino e sua madre e va’ nel paese d’Israele; perché sono morti coloro che insidiavano la vita del bambino». Egli, alzatosi, prese con sé il bambino e sua madre, ed entrò nel paese d’Israele. Dal Vangelo secondo Matteo (2,13-15.19-23)

Giuseppe non è il vecchietto innocuo del presepe - egli deve custodire il Bambino e la Madre in uno sfondo drammatico, violento, dove addirittura un potente (di turno) dà ordine di uccidere bambini.

Giuseppe non vive una vita sedentaria, con certezze e comodità.
Giuseppe prende decisioni, attraversa gli eventi conducendo con sé coloro che gli sono stati affidati.
Giuseppe è protagonista, Giuseppe è esempio e stimolo di una paternità attiva, partecipe, responsabile.
Insomma rimuoviamo l'idea devozionale slavata del buon Giuseppe taciturno, in ombra, sullo sfondo di questa drammaturgia natalizia.
Impariamo da lui a "scomodarci" e metterci all'avventura di seguire i nostri figli in tutte le loro necessità, le loro urgenze, la loro crescita.
Leggete e commentate questo bell'articolo su stpauls.it

BUON NATALE A TUTTI I PAPA'!!!

Nessun commento:

Posta un commento