9 ottobre 2011

Pannolini e papà

Alessandro BariccoI tempi cambiano. I pannolini un tempo erano di lino, poi di cotone, forme diverse, stoffe diverse, chiusi con una spilla; triangoli in tela, pezze di flanella e così via fino al pannolino usa e getta e poi di nuovo - negli ultimi tempi - al lavabile. Ed ecologico. Si è sperimentato di tutto per contenere pipì e cacca santa di bimbo innocente.
Wikipedia ci insegna che "Quando un pannolino usato esaurisce la sua capacità contenitiva, necessita di essere sostituito. Questo processo di solito è svolto da una seconda persona (sic!), come un genitore o una balia". Risolto dunque l'enigma su chi dovrà essere l'autore dello smontaggio/montaggio dell'apparato, il neo papà si avvia risoluto alla sperimentazione di nuove spericolate pratiche di smaneggiamento di un frugolo di 3 - 4 chili di peso tra le mani. Prezioso bene, desiderato e amato, ma pure organismo vivente capace di produrre quantità inspiegabili di solidi-liquidi maleodoranti.

L'esperienza del cambio del pannolino, una volta acquisitane la dovuta pratica, ti fa un uomo migliore. Perché le regole sono cambiate, il bebè non è più appannaggio esclusivo o quasi della mamma, e saper cambiare un pannolino con disinvoltura è una di quelle cose appaganti paragonabili a poche altre nella vita. Parola di scout.
Quando saprete cambiarlo in automobile, sotto un diluvio torrenziale che vi impedisce di uscire per cercare luogo più confortevole, quando il bebè ha deciso di prodursi in una di quelle cacche magmatiche che vi sembra colata lavica (perché questa cose accadono proprio così, è la legge di Murphy) e ogni mossa che risultasse sbagliata produrrebbe nuovi fronti; e quando il pupo non fosse proprio al massimo della disponibilità nel rimanere immobile nel ruolo di oggetto (ma piuttosto di esserino semovente con proprie abilità motorie indipendenti dalle nostre), ecco, allora sarete uomini nuovi e potrete finalmente dire ai vostri colleghi e amici senza figli: I've done things you people wouldn't believe.

E la summa - figurativamente parlando - del "padri e pannolini" l'ha prodotta per tutti noi papà il grande Alessandro Baricco. Racconta la sua esperienza, nel suo modo straordinario, e chi ancora non l'ha mai letta clicchi subito qui.

P.S.: ricordatevi che la cacca di neonato allattato al seno maleodora decisamente meno della cacca di neonato allattato artificialmente. Motivo in più per allattarlo al seno!

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