13 giugno 2012

Cara Dottoressa, SVEGLIATI.

July  17th "The Blue Tongue Vaccine"“Cara Dr.ssa, mi sto facendo un’idea e fino a quando non avrò un quadro chiaro dei pericoli e dei benefici dei vaccini, non farò inoculare alcuna sostanza nel corpo di un bambino SANO."
Inizia così la lettera di una "madre coraggio" verso una sua amica pediatra. E' lo sfogo più che lecito nei confronti di una pressione enorme che sembra tanto più aumentare quanto più cresce la consapevolezza - da parte dei genitori - di trovarsi di fronte a una verità non più immutabile. Una verità che trova sempre più voci critiche, sia nel campo scientifico che in quello della comunicazione.
"Una volta, non essendoci internet, purtroppo la gente doveva attenersi a ciò che dicevano i Medici senza avere gli strumenti e la conoscenza per controbattere", prosegue la mamma in questione, e segue mettendo in discussione l'obiettività dei dati della ricerca scientifica, citando peraltro il lavoro dei ricercatori indipendenti dai finanziamenti delle case farmaceutiche.
A chi bisogna credere? "A coloro che mettono in commercio farmaci e vaccini, spesso inutili e dannosi (vedi tutti quelli dati per sicuri e ritirati poi dal mercato nel giro di pochi anni)"? E dunque esorta i pediatri a studiare, a SVEGLIARSI.
"Tu che sei Medico, che sei pro vaccini, che inviti la gente a farsi vaccinare, firmeresti un foglio in cui ti assumi la responsabilità qualora mio figlio riportasse gravi danni o patologie più o meno invalidanti a seguito della vaccinazione? Non credo."
Leggetevi questa bella lettera nella sua versione integrale a questo link.
Per info sulla libertà di scelta in materia di vaccinazioni: www.comilva.org

8 commenti:

  1. Bisogna dire che NON far vaccinare non è una scelta "neutra", ma ben definita.
    Personalmente non mi sentirei di fare una scelta "personale" sui vaccini, in quanto materia troppo complessa. Puoi passare giorni e giorni a leggere tutto e il contrario di tutto, senza davvero raggiungere una conclusione.

    Sul sito Comilva ho i miei dubbi. Non che non siano onesti (o perlomeno non lo so), ma sono semplicemente di parte, per cui diciamo che "se la suonano e se la cantano", un po' come Gava e Informasalus. Fintantoché non c'è niente da leggere, diciamo, su UPPA o simili che mi dica che non è bene vaccinare o che vaccinare non serva più, in coscienza non mi sentirei di andare contro alle indicazioni.

    Che poi ci sia una cospirazione delle case farmaceutiche, che i governi siano tutti in combutta, ecc., ecc. È tutto possibile, ma piuttosto improbabile.

    PS

    Ho visto il lin che mi dicevi. Sì c'è:)

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    1. Concordo nel fatto che non si tratti di una scelta neutra, anzi... D'altronde ognuno si attrezza come può di fonte a tematiche così forti e complesse. Anche aspettare che UPPA dica qualcosa contro NON è una scelta neutra, così come quella di ritenere valide le indicazioni di Gava&c. Escludendo teorie complottistiche è comunque un fatto che gli interessi economici che girano intorno ai farmaci e ai vaccini in particolare sono grossi, tanto. Ritengo che la ricerca personale di informazioni tramite tutti i mezzi a disposizione sia comunque un segno di forte impegno sociale e di responsabilità nei confronti dei figli, indipendentemente poi dalle scelte pro o contro che si faranno.

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    2. Sì, ma il problema è che non credo che un Tizio e Caio qualsiasi siano effettivamente in grado di fare una scelta "oggettiva", e alla fine sceglieranno chi sta a loro più simpatico.
      Il "problema" dei vaccini è estremamente complesso e per capirci qualcosa bisognerebbe leggere quintalate di roba, ma come fai a farlo e, soprattutto, come fai a decifrare tutte queste cose tecniche? Alla fine tocca fidarsi del medico (o chi per loro) in quanto dubito che la scelta personale, per quanto informata, possa essere oggettivamente migliore di quella "sanzionata" dalle autorità. Magari ti sembrerà che ne hai fatto una migliore (nel senso di più "informata"), ma se scavi credo che scoprirai che non è così.

      Citi comilva, allora in risposta ti suggerisco questo
      http://vaccinarsi.blogspot.co.uk/
      (non ho alcuna affiliazione con chi ci scrive).

      PS

      Ma sei nel Regno Unito? Così sembrerebbe dall'indirizzo email.

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    3. Se alla fine tocca fidarsi di qualcuno personalmente non mi fido dei medici che ho incontrato a proposito delle vaccinazioni :) nessuno ha saputo darmi risposte rassicuranti e definitive circa il grado di sicurezza dei vaccini che mio figlio avrebbe dovuto fare. E' un fatto che esistono i danneggiati da vaccino, è un fatto che esistono leggi che prevedono indennizzi, è un fatto che un sacco di soldi in indennizzi sono stati già dati, è un fatto che la corte costituzionale italiana ha esteso il diritto all'indennizzo anche ai vaccini non obbligatori. Confesso che non ce l'ho proprio fatta a zittire i dubbi che si agitavano dentro di me. Per cui, nel dubbio, mi sono astenuto.

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    4. hai visto questa notizia?

      http://www.salute.gov.it/dettaglio/dettaglioNews.jsp?id=2070&tipo=new

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  2. avendo avuto due casi di meningite in casa, di cui uno purtroppo mortale, non ho avuto dubbi se vaccinare o meno mio figlio...ho fatto male? mah...secondo me è una questione molto spinosa. Indubbiamnente le case farmaceutiche remano dalla loro parte, ma sinceramente, se aveste avuto casi di morti per una malattia in CASA forse non sareste così sicuri di dati letti su internet...

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    1. Penso che non si faccia mai male a scegliere secondo coscienza. Il problema è che l'informazione che ci viene fornita non esaurisce il problema, cioè non rassicura a pieno chi deve affrontare le vaccinazioni pediatriche e dunque scegliere per chi in quel momento non può scegliere. La questione è sempre più dibattuta in tutto il mondo e sempre più voci scientifiche e di ricerca indipendenti mettono in guardia circa reali rischi di salute legati alle vaccinazioni. Personalmente (cioè per mio figlio) ritengo di aver fatto la scelta giusta: ho raccolto quante più informazioni possibili, non ce l'ho fatta a fidarmi delle rassicurazioni della Asl, ho ritenuto che la bilancia pendesse più dalla parte dei rischi che non da quella dei benefici, non l'ho fatto vaccinare. Ritengo che quella delle vaccinazioni sia comunque una questione che non deve essere minimizzata. Grazie della sua testimonianza, ancora più significativa in quanto segnata da vissuti di sofferenza.

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  3. Le risposte ci sono: le ha scritte nel suo libro "Le vaccinazioni pediatriche" un Medico Tossicologo, si chiama Roberto Gava.

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